Un’aspetto che nella nostra cultura è demonizzato è quello legato al piacere.

Come dice il proverbio: prima il dovere poi il piacere.

Ce l’hanno inculcato bene.

“E’ una cosa biologicamente innata muoversi verso il piacere e lontano dal dolore. Il dolore ci fa contrarre, ritirare o chiudere mentre il piacere ci invita a dispiegarci e a metterci sulla lunghezza d’onda dei nostri sensi. Da bambini il piacere ci perviene dal tatto e dalla vicinanza, dal gioco, dalla stimolazione e dalla convalida della nostra esperienza emotiva”.

Man mano che cresciamo impariamo a reprimere e controllare le nostre emozioni, gli impulsi, gli istinti e tutto ciò che è inaccettabile per gli altri. Spesso nella vita questo porta a riempire il nostro sacco che contiene la parte ombra che si accumula e può svuotarsi inaspettatamente.

“Quando il sistema deve sempre difendere e controllare diventa rigido (corpo e mente/pensieri) e ciò che è rigido è anche fragile e friabile il che porta alla chiusura.

Quando invece ci lasciamo andare e scorriamo liberamente sperimentiamo una maggiore quantità di energia vitale all’interno di noi stessi. Il piacere ci invita a lasciare andare, a far scorrere a muovere”.

Quando veniamo educati all’assenza del piacere, nella nostra vita manca un ingrediente fondamentale, ma spesso non si sa cosa sia, che cosa si prova, come cercarlo e che cosa manca.

Quando il piacere viene negato, perdiamo il diritto ad esso. Ci sentiamo in colpa per la sua mancanza, ci vergogniamo di possederlo.

Quando i sani piacere vengono negati, prevalgono quelli secondari (bere, droghe, evitare responsabilità, esagerazione sessuale)”.

Più impariamo a stare bene nel corpo e più cercheremo dei piaceri sani ed equilibrati che soddisfano i nostri bisogni primari (sicurezza, amore, accudimento), se il nostro sistema interno è squilibrato andremo alla ricerca di false soddisfazioni che portano alle dipendenze.

Come si può accedere ad un sano piacere?

Riappropriandosi del proprio corpo e del diritto di sentire. Sentire che si possiede un corpo che è fonte di piacere.

Stabilendo un contatto con il proprio corpo, nutrendosi adeguatamente, facendo attività fisica, concedendosi pause rigeneranti e momenti di relax, dormendo di più….

Ma anche permettersi di giocare ed esprimersi a livello corporeo: abbracciando, accarezzando, coccolandosi…

Sicuramente è importante ascoltare le proprie sensazioni ed emozioni, accogliendo i segnali che ci invia il corpo, sviluppando la capacità di accudire se stessi e gli altri.

Dr.ssa Maria Grazia Guglielmucci

Bibliografia: Il sistema dei chakra e la psicologia A. Judith